Sabato 12 ottobre si è conclusa la mostra temporanea allestita in una sala dedicata all’interno di Villa Claretta a Grugliasco, sede del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata.

Una delegazione del Museo ha partecipato con piacere alla presentazione del libro di Giovanni Toschi, storico calciatore cesenate passato alla storia come autore del primo gol del Cesena in Serie A. L’evento si è svolto in un clima cordiale e appassionato, grazie all’accoglienza degli amici granata guidati dal presidente Domenico Beccaria e dal vicepresidente Giampaolo Muliari.

Alla presentazione erano presenti, tra il pubblico, anche alcune figure di spicco della storia granata, come Renato Zaccarelli, Antonino Asta e Roberto Cravero, che con la loro presenza hanno impreziosito ulteriormente il pomeriggio, rendendolo un vero momento di condivisione tra passato e presente del calcio italiano.

Il Museo del Grande Torino, punto di riferimento nazionale per gli appassionati di calcio e memoria storica dello sport italiano, è dedicato alla gloriosa epopea del Grande Torino, la leggendaria squadra tragicamente scomparsa nella tragedia di Superga del 1949. Il Museo custodisce cimeli, fotografie, documenti e testimonianze che raccontano non solo le imprese sportive della squadra, ma anche i valori umani e culturali che essa rappresentava. Ospitato all’interno di Villa Claretta Assandri, un edificio storico di fine Ottocento, il Museo è gestito con passione da volontari e sostenitori, ed è diventato nel tempo un luogo di incontro e condivisione per tifosi, studiosi e curiosi di ogni età.

Durante il pomeriggio, vissuto all’insegna di racconti e aneddoti di un calcio d’altri tempi, si è tenuto un simbolico scambio di cornici e gagliardetti tra le realtà museali del Torino e del Cesena. Protagonisti del gesto, che ha rafforzato i valori comuni di amicizia, memoria sportiva e fair play, sono stati Domenico Beccaria, presidente del Museo del Grande Torino, e Andrea Bertozzi, presidente dell’APS Museo Bianconero Cesena, accompagnato per l’occasione da Giovanni Guiducci, altro rappresentante del museo cesenate.